The Valtire diaries

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Per Cinzia che va a Roma nellle prossime settimane e ci ha chiesto cosa abbiamo visto e per la mia cara Rosanna che’ non abbiamo mai tempo di raccontarci con calma le cose. Nonchè per tutti quelli che vogliono leggersi il resoconto della gita a Roma.

Le tappe

colonight
12/03/2014
Passeggiata al parco di Colle Oppio, costeggiato la Domus Aurea arrivo al Colosseo.
Proseguito con Fori Imperiali, Altare della Patria,Piazza Venezia.
Preso Via del Corso, visita alla galleria di Palazzo Doria Pamphilj.
Aperitivo in Piazza Venezia.
Fontana di Trevi, Piazza Navona, Senato.
Rientro da Max (casa vacanze Amarcord).
Cena da Danilo (Bucatini all’amatriciana, mozzarella di Bufala con carciofi tiepidi passati in padella, coratella ai carciofi in coccio.

13/03/2014

cartegeo
Musei Vaticani, San Pietro, messa in San Pietro. Preso via della Conciliazione, Castel Sant’Angelo,
ponte dell’Angelo, Lungotevere Sassia, Santa Maria in Trastevere.
D’obbligo il pranzo da Carlo Menta (pizza margherita a 3 euro, la soffiata era di Marco e Cinzia molto caratteristico).
Rientro da Max per pennica.
San Giovanni in Laterano, Piazza Esedra (Piazza della Repubblica), terme di Diocleziano (Chiesa di S. Maria degli Angeli e dei Martiri).
Via Nazionale.
Aperitivo ai Fori Imperiali (8 euro per un crodino e un prosecco, nemmeno una patatina, solo la cannuccia per il crodino)
Rientro da Max.
Cena da Angelino: paccheri alla carbonara (sembrava più una cacio e pepe + una carbonara) e la trippa in rosso, torta margherita al limoncello) con canzoni romane alla Gabriella Ferri o Vianella di sottofondo.

 

14/3/2014

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Inizio giornata con la colazione al Bar Trani: bignè di San Giuseppe.
Trinità dei monti , Piazza di Spagna deserta di primo mattino ma purtroppo senza fiori e con la fontana della Barcaccia in restauro, Via dei Condotti.
Piazza del popolo ( due caffè da Canova a 9 euro!)
Belvedere del Pincio.
Via del Babbuino, Via del Corso, Via Cavour, San Pietro in Vincoli a vedere il Mosè e i vincoli di San Pietro.
Piazzato lucchetto sulla scalinata perché Ponte Milvio troppo lontano.
Shopping di caciotte di Bufala.
Santa Maria Maggiore e la sua Cappella Sistina.
Circo Massimo.
Tornati a Fontana di Trevi per il pranzo.
Bel ristorante con gli ombrellini di pizzo di fronte alla Presidenza del consiglio dei Ministri: arrosto di vitella al forno con patate (fritte perché al forno erano finite al modico prezzo di 42 euro).
Ancora una sbirciata alla fontana e su al Quirinale con corazziere alla porta e picchetto d’onore in preparazione.
Kitsch souvenir shopping nelle stradine intorno.
A piedi fino alla fontana del Tritone del Bernini in piazza Barberini completamente ripulita da esere abbagliante.
Rientro in metropolitana da Max – prenotato da vecchia Roma (“basta che vieni alle 7 e mezzo se lasci libero il tavolo per le nove-..nun te preoccupà il nome me lo ricordo”)
Visita al Campidoglio e ai musei Capitolini.
Ara Coeli questa volta guardata da sotto e Teatro Marcello guardato dalla scalinata sulla destra.
Palazzo del Campidoglio spettacolare: soffitti in marmo scolpito, soffitti a cassettoni, lampadari XXXL, statue, quadri (Caravaggio, Tiziano, Tintoretto, Guercino, Reni, Veronese, Van Dick, Velasquez…. e Lanino(!!) ma palazzo Doria non ha nulla da invidiare.
Statua originale di Marco Aurelio in bronzo, scavi delle fondamenta del tempio di Giove, Venere Esquilina, Venere Capitolina, cinocefali e coccodrilli nella sala egizia, horti mecenati… (mancato il Galata morente e la Medusa).
Bus ai fori imperiali, vista imperdibile della Roma antica illuminata ( in realtà questa ce la siamo goduta a lungo perché abbiamo aspettato per un ora un 810 o un 87 che non si sono presentati salvati poi da un 53).
Cena alla Vecchia Roma: il tavolo non era prenotato, battibecco tra i camerieri, risolto quando abbiamo identificato il tipo della prenotazione (“i miei tavoli tutti precisi stanno”). Il locale è da Cesaroni, ‘na bella caciara ma poliglotta. Agnello alla scottadito con patate, carciofo, tiramisù e supplì al cioccolato con panna (macchè bauletto di cioccolato con cuore morbido: supplì!!)

15/3/2014
Dopo tre giorni alla ricerca degli ormai introvabili maritozzi ce li siamo visti servire a colazione al bar (come avremmo potuto venir via da Roma senza un maritozzo nel gozzo?).
Atteso ancora inutilmente l’87 ma abbiamo visto il sindaco Marino in bicicletta.
Salvati dal 571 che ci ha portati in Piazza Argentina, anzi una fermata dopo per Campo de’ Fiori.
Visita al mercato (puntarelle, barbe di frate in ogni bancarella, noi abbiamo comprato il tappo spremi limone, la crema di limone e un portachiavi a forma di sella nel negozio “La sella”, un nome un destino). Girato in tondo come le oche (capitoline?) e andati a Piazza Farnese che era a due passi.
Tornati a Campo de’ Fiori (caffe’ e crostata di visciole a prezzo italiano (2.50), per gli stranieri era di più (3 o 4 euro, a discrezione).
Pranzo con focaccia alla porchetta di Ariccia sulla panchina (ma di marmo ) di piazza Navona (ma guarda, ci eravamo persi una delle due fontane) con sottofondo di orchestra tzigana che suonava la lambada. Nel frattempo il piccione ai miei piedi si mangiava le briciole di focaccia e anche la porchetta!!.
Rientrati anche troppo presto con il 571 e ultimo tratto con il tram numero3.
Caffè al Bar Roma alla fermata Manzoni, preso le valigie da Max, il metro a Piazza Vittorio.
Non fosse che Max è così simpatico e gentile la prossima volta andiamo all’Hotel Napoleon in Piazza Vittorio davanti alla fermate della metro o all’Hotel Milton (Milton non Hilton) davanti alla fermata Manzoni, perché davanti a Max passa solo il 360 e non passa mai (quei centro metri alla fermata Vittorio dopo 3 giorni e un paio di scarpe andate sembravano eterni).

c_focaccia..

 

GLI INCONTRI DELLE VACANZE ROMANE

La Signora di Salerno

Abitante in Latina da 30 anni ma in procinto di trasferirsi a Roma perché la figlia, sopravvissuta a un grave incidente di macchina e tutt’ora claudicante, lavora nei dintorni di Danilo.
Ci hanno informati che Latina è umida (dillo a noi), che Salerno è bella e la Costiera amalfitana è bellissima, non perdetevi Furore, ancora oggi quando va a trovare il fratello quel paesaggio la commuove.
Tutto questo mentre passavano nel suo piatto bucatini, mozzarelle, bignè e carciofi (“mezza porzione sa, io e mia figlia siamo a dieta” – “doveva pensarci prima signora, ora è un po’ tardi” dice il cameriere. “Com’è che un po’ ha gli occhiali e un po’ no?”, erano due camerieri diversi a servire al tavolo.

MAX

L’ineffabile (da wikizionario: che non può essere espresso o spiegato con semplici parole , straordinario,incomparabile) gestore/titolare del bed & breakfast (ma il breakfast nel Bar Trani in fondo alla via: “preferisco offrire una colazione di qualità, ma se riesco a prendere l’alloggio all’ultimo piano con la terrazza, allora la colazione la servo io”)
Ci ha consigliato bene su tutto: mappa in camera elenco delle trattorie dei dintorni in ordine di gradimento (abbiano saltato solo Tettarello a Campi per esaurimento cene a disposizione), ci ha fornito il carica batteria per il tablet e il telefono dimenticati come da copione. Wi-fi in camera e pc nel corridoio, caffè con cialde a volontà, teiera elettrica, tazze, cucchiai e zucchero.
Il phon e la tv in camera.
E il coniglio nel cortile.
Ci ha accolto in canotta blu e pantalone tuta con le braccia tatuate (molto village people).
I manifesti dei film d’autore alle pareti e la nostalgia di Torino da dove viene anche lui.

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Bed & Breakfast Civico 31 – Roma

I racconti sui clienti cinesi che lavano tutto in acqua bollente e poi si lamentano che l’acqua calda è finita.

Il signore del negozio 1000 lire

Di questo deve dire Valter, ma quando siamo andati da Angelino dovevamo dirgli che ci mandava lui. Poi ci ha interrogati il giorno dopo e ha approvato la scelta della Vecchia Roma.
Ci ha indicato il cognato del supermercatino di fronte e Max ha detto di salutarlo.

Un ringraziamento a tutti quelli che a richiesta ci hanno fornito informazioni:

la suora per Trastevere, la signora americana che andava alla Sinagoga, i poliziotti di piazza San Pietro e i Carabinieri di Piazza del Popolo, gli autisti dei bus.

Un ringraziamento a tutti quelli che ci hanno fornito informazioni senza che gliele avessimo chieste:

La signora che ci ha fatto scendere a Trastevere quando l’americana spiegava della Sinagoga e del suo viaggio in Italia.
La Signora sul piccolo 117 che ci ha fatto trovare San Pietro in Vincoli.
La signora all’angolo di Via Merulana che mi ha assistita per perorare la causa di passare da Via Merulana per arrivare in Via Machiavelli (peccato non essere arrivati al teatro Brancaccio che ci ha indicato)
E al signore che si è premurato di informarci che mercoledì prossimo ci sta sciopero dei trasporti mentre aspettavamo gli imprendibili 810 o 87 che non si sono presentati per campo de fiori e che ci ha fatto salutare dal sindaco in bicicletta.