I padron della casetta / sono un vecchio e una vecchietta: / lui sta andando a lovorare / lei vuol fare da mangiare.
E con grande abilità / una gran specialità / nella pasta ha ritagliato / un omin di panpepato.
Poi l’ha messo nel fornello / però quando lo sportello / lei riapre, mamma mia, / l’omettino scappa via!
Fugge via velocemente / e poi grida allegramente: / “Son l’omin di panpepato / e nessun mi ha mai pigliato. / Vi assicuro, in verità, / che nessun mi piglierà!”
I due poveri vecchietti / son sfiatati, poveretti, / e nel campo i falciatori / restan lì con gli occhi in fuori,
nel vedere quell’ometto / correr via come un diretto. / E anche loro, sul momento, / Parton per l’inseguimento.
Non lo riescono a pigliare / …e finiscon col cascare!
“Senti un po’, comare mucca, / con quell’aria da bacucca! / I vecchietti e i falciatori / son cattivi corridori, / ma scommetto che anche tu / non mi piglierai mai più!”
Corre lei velocemente / per pigliar l’impertinente / ma alla fin deve sostare / per potersi riposare.
Grida agli orsi sopra il prato / l’omettin di panpepato:
“Brutti orsi spelacchiati, / di salsiccia rimpinzati, / ora alzatevi e correte / e vediam se mi prenderete!”
Babbo orso e mamma orsa / parton tosto alla rincorsa.
Galoppando e galoppando, / ansimando e ansimando, / alla fin gli inseguitori / restan con la lingua fuori.
Sotto un’albero, beata, / una volpe sta sdraiata / e l’omin di panpepato, / sempre più maleducato / anche a lei dice di già / che mai più lo piglierà.
“Omettino, sei nei guai” / fa la volpe. “Come fai / a passar questo ruscello? / Sei caduto in un tranello!
Quando gli altri arriveranno / di sicur ti piglieranno! / Ecco là: la gente arriva! / Vuoi raggiunger l’altra riva?
Monta sopra alla mia schiena / chè io nuoto di gran lena!” / L’omettin di panpepato / sulla volpe è già montato.
“Attenzione, l’acqua è fonda / e a momenti si sprofonda! / Forza, su, con mossa lesta, / monta sopra la mia testa!”
L’omettino, divertito / per il viaggio, ha già obbedito. / E vien anche persuaso / a salire sopra il naso.
Ma la volpe sul momento / con un brusco movimento / e con colpo da campione / lo divora in un boccone!
E’ finito divorato / l’omettin di panpepato!