Therabyte, zettabyte e poi.. DNA

Gigabyte, therabyte, zettabyte…e  poi

Un trio di ricercatori ha codificato un progetto di un intero libro nelle basi azotate di un filamento di DNA. Il  tomo da 5,27 megabit contiene 53,246 parole, 11 file di immagini JPG e un programma JavaScript, diventando così il più grande archivio di dati non biologici mai memorizzati in questo modo.  Il DNA ha la possibilità di memorizzare enormi quantità di informazioni.

I documenti codificati possono essere facilmente copiati e letti anche dopo milgliaia di anni, senza bisogno di costosi sistemi di conservazione del materiale genetico. E’ quello che facciamo anche noi da migliaia di anni.

La tecnologia è in attesa di brevetto e di perfezionamento  ma i ricercatori si dicono fiduciosi, da qui a 10 anni potranno esserci le condizioni per introdurre questa tecnologia nella vita di tutti i giorni.
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